Sempre in viaggio: sega mobile al lavoro

10/08/17

Se il legno non va alla segheria, la segheria va al legno: da tre anni Christian Sindlhauser viaggia per la Bassa Baviera con la sua sega mobile. Lo abbiamo accompagnato durante uno dei suoi interventi.

Nessuno passa davanti al terreno alle porte di Haundorf senza lanciare un'occhiata curiosa. Molti si fermano e alcuni tirano fuori il cellulare per scattare qualche foto o, ancora meglio, per registrare un video. Perché solo con un video si può immortalare come la lama della sega taglia il tronco in modo costante e preciso. Questo accade quando Christian Sindlhauser interviene con la sua sega mobile.

Da ormai tre anni viaggia insieme lei a tempo pieno, principalmente in un raggio di circa 50 km attorno al suo luogo di residenza Rohrbach (Lks. Passau). "Non ho nessun rimpianto, il lavoro mi piace e mi diverte" afferma. "Ma devo essere sincero: se mia moglie non lavorasse, dovrei alzare i prezzi. In quel caso, anziché 33 Euro dovrei chiederne almeno 40 per metro cubo. Se l'attività riuscirebbe comunque ad andare avanti è una bella domanda, perché da noi ci sono ancora molte segherie."
E Sindlhauser è in diretta concorrenza con queste, ma rispetto ad esse offre un vantaggio importante: si reca direttamente dal cliente e con solo una presa ad alta corrente può tagliare sul posto assi e travi. Proprio come oggi presso la famiglia Schon a Haundorf (Lks. Freyung Grafenau).
Roswitha e Helmut Schon vogliono intagliare un balcone. Il legno da costruzione lo hanno immagazzinato a casa, ma su un terreno piuttosto collinoso; questo non è un problema per Sindlhauser e per la sua sega: con i supporti idraulici può adattare la sua macchina al terreno. Tuttavia, il lavoro richiede un po' più di tempo. 20 minuti dopo aver sganciato la sega dal suo pick-up, può iniziare a lavorare il primo tronco: con maestria Sindlhauser lo fa rotolare sull'alloggiamento della sega, misura la lunghezza e il diametro intermedio e immette i dati nel computer sul banco di comando. Quindi appoggia il tronco sul letto della sega con l'ausilio degli alloggiamenti idraulici. A questo punto l'osservatore inesperto si perde: con movimenti rapidi e sicuri, Sindlhauser lavora sul suo banco di comando, sposta il tronco e lo ruota, lo fissa, imposta la sega e dopo pochi istanti la lama è già nel tronco e taglia la prima asse. "Ho impiegato quasi un anno per imparare a usare correttamente la sega", spiega.

 

In realtà Christian Sindlhauser è carpentiere qualificato, ma per motivi di salute non può più esercitare la sua professione. Solo per caso ha scoperto delle seghe mobili da Internet. Dopo poche ricerche gli è stato subito chiaro: "Questo è quello che fa per me.". Ha fatto le cose per bene e si è comprato una sega di SERRA. "Peccato non aver scoperto prima le seghe mobili. Quello del carpentiere rimane il lavoro dei miei sogni, ma questa è decisamente l'alternativa migliore", afferma con entusiasmo, mentre ruota il tronco di 90° nel letto della sega e lo riposiziona, e subito la lama inizia il taglio successivo.

Massima precisione

Sindlhauser non lavora solo per privati, ma anche per carpentieri, falegnami e comuni. Mentre i falegnami necessitano quasi sempre di merci in blocchi, privati e comuni richiedono quasi sempre segati finiti. "Per me è particolarmente importante il computer dello spessore di taglio. Chi vuole tagliare per conto terzi, non può farne a meno. Quando lavoro per i carpentieri, ad esempio, tutto deve essere estremamente preciso e questo è possibile anche grazie al computer. Al momento ho impostato una tolleranza di 0,3 mm, ma è possibile impostare anche 0 mm."

Negli ultimi due anni Sindlhauser ha lavorato quasi esclusivamente legno di pino. I tornado di agosto non hanno finora influito in alcun modo sul suo lavoro. "Tutto il legno deve essere lavorato una prima volta. Bisogna vedere cosa resta dopo la lavorare come legno da taglio. Molti alberi sono stati spezzati e quindi il legno si scheggia. Temo che da un tronco lungo ad esempio 8 metri, se ne debbano tagliare via almeno 3."

Questa estate Sindlhauser si è comprato una nuova sega, il modello più grande Serra Bavaria SL 130i, per poter tagliare tronchi ancora più spessi. Per lui era scontato che anche la seconda sega fosse di SERRA. Questo perché è pienamente soddisfatto sia della tecnologia, sia dell'assistenza:

in caso di problemi la hotline clienti dell'azienda offre supporto immediato e i ricambi vengono consegnati in tempi rapidi.

 

La nuova sega è stata equipaggiata in base alle sue esigenze. Questa è dotata di piedi di supporto idraulici e di diversi utensili per posizionare e fissare meglio il tronco sul tavolo della sega. Complessivamente, per la sua sega con equipaggiamento speciale ha pagato circa 100.000 €. L'investimento sembra essere valso la pena, perché alla domanda su cosa cambierebbe della sega se fosse uno sviluppatore di prodotto presso SERRA, non gli è venuto nulla in mente. Dopo un po', ha trovato un punto critico: "Sarebbe bello se venisse integrata una doppia rifilatrice. Ne ho una separata, che
posso lasciare al cliente su richiesta. Sarebbe più facile se fosse già integrata. Ma si tratta di un piccolo dettaglio."

Con la sua nuova sega, Sindlhauser può ora tagliare tronchi con un diametro fino a 1,30 m e, anche se i tronchi della famiglia Schon non sono così spessi, la sega fa comunque la sua bella figura. E non impressiona solo Roswitha e Helmut Schon, che prelevano le assi e le travi dalla macchina e le impilano, ma anche numerosi passanti e vicini. "Sono totalmente soddisfatto", dichiara Helmut Schon, "è più veloce di quello che pensavo e le travi sono tagliate talmente bene da non richiedere quasi alcuna piallatura." La produzione oraria della sega è difficile da stimare, poiché
dipende molto dal legno da tagliare. Come valore indicativo, si possono considerare da uno a tre metri cubi all'ora. "Se i tronchi sono grandi e devo tagliare solo dei blocchi, faccio tre metri cubi all'ora", spiega Sindlhauser.

Presso la famiglia Schon, alle 11 si stacca: in tre ore e mezzo Sindlhauser ha tagliato in assi e travi 14 tronchi, per un totale di 6 metri cubi di legno. Sindlhauser pulisce la macchina, solleva i supporti, richiude tutto e prepara la sega per ripartire. La aggancia al suo pick-up, si congeda e prosegue verso il cantiere successivo - appunto, sempre in movimento.